giovedì 14 settembre 2017

La questione immigrazione, tra la padella degli "accoglisti" e la brace dei "respingisti"

La questione immigrazione è complessa e come tale andrebbe affrontata. Proprio perché complessa non andrebbe di certo affrontata in maniera centralizzata, con i disastri che, in ogni caso, una gestione centralizzata comporta. Siamo umani ed in quanto umani siamo fallaci: per quante intelligenze possiamo mettere insieme, una gestione centralizzata del fenomeno migratorio comporta pochi che decidono per tanti e quando questi tanti si trovano su un territorio vasto come uno stato nazionale i disastri si moltiplicano. Da decenni i migranti arrivano qui in Italia e molti di loro arrivano come clandestini e tutte le leggi che si sono succedute nulla hanno prodotto di buono. Si può affermare, anzi, che la legge meno peggiore, sotto alcuni aspetti, fosse la legge Martelli, la Turco-Napolitano la metterei al secondo posto ed infine la Bossi-Fini. Detto in poche parole, qui più si riforma più si peggiora e questo vale non solo nel caso della legislazione sui migranti. E poi volevano semplificare e velocizzare l'iter legislativo!
In ogni caso, ideologicamente si contrappongono due fronti: quello dei "accoglisti" e quello dei "respingisti". I primi intendono accogliere i migranti, a spese di tutti noi. I secondi intendono respingerli, sempre a spese di tutti noi. Posto che nessuna voce udibile, che abbia rilievo mediatico e politico, riesce a dire che magari la cosa migliore è che possano entrare liberamente, legalmente e che possano pure circolare liberamente e legalmente senza alcun peso per tutti noi, ma esclusivamente con loro risorse, di che stiamo parlando? Della contrapposizione tra quelli che vogliono farci morire in padella e quelli che vogliono farci morire alla brace, entrambi, comunque, inefficaci sia nell'accoglienza sia nel respingimento, perché entrambi hanno legiferato e governato ed i loro disastri sono evidenti. Con gli uni e con gli altri al potere abbiamo visto morti nel Mediterraneo a centinaia, a migliaia. Con gli uni e con gli altri non si è impedito a nessuno di entrare in Italia.
Quando ti batti per qualcosa per così tanto tempo, arrivi al "potere" e quindi, secondo la tua stessa ideologia, ad avere gli strumenti per realizzarla e non ci riesci, se continui con quella propaganda vuol dire solamente che vuoi prendere per i fondelli, forse anche te stesso... Ma che molti italiani ancora vadano dietro a questi buffoni è per me inaccettabile!

1 commento:

Sara Acireale ha detto...

Sono d'accordo sul fatto di fare entrare i migranti in Italia e in Europa con regolare passaporto e biglietto navale o aereo e così non ci sarebbero più clandestini. Loro potrebbero tranquillamente venire, avere un permesso di qualche mese e rendersi conto della situazione e poi pensare al loro eventuale futuro in Italia o in altri paesi dell'unione europea. In questo modo, invece, devono per forza affidarsi a gente senza scrupoli e intraprendere un viaggio da incubo.