martedì 4 maggio 2010

Eurosionismo

Il mio neosionismo, che è una forma di post-sionismo, continuo a chiamarlo così poiché è intrecciato con l'ebraismo mondiale in quanto ritengo che il questo mondo esistano popoli quali quello ebraico, quello degli zingari e quello dei palestinesi che hanno diritto ad una patria e, almeno per i primi due, per motivi storici e culturali la loro patria deve essere l'Europa. Per questo potrei anche chiamarlo eurosionismo. L'Unione Europea dovrebbe, infatti, in quest'ottica adottare una "legge del ritorno" per permettere ad ebrei e zingari attualmente fuori dell'Europa di diventare cittadini europei. Il mio neosionismo è un superamento (post-sionismo) del sionismo storico e del sionismo attuale che è un'israelismo che se lasciato a sé stesso ha solo un futuro di morte, di sé e di chi gli sta accanto. Il mio neosionismo intende salvare Israele e salvare i palestinesi tutti da un destino di morte per permettere ad ogni regione della Palestina storica di entrare nell'Unione Europea. La soluzione all'attuale situazione di stallo deve essere transnazionale e presa in carico da chi ha maggiormente creato le condizioni attuali, ovvero le ex potenze coloniali e gli Stati europei che hanno per millenni perseguitato gli ebrei fino a giungere ai campi di sterminio del secolo scorso. Penso che oggi diversi ebrei americani o asiatici andrebbero con piacere a risiedere in Germania se vi fosse una "legge del ritorno" europea e di certo non finirebbero per le strade ad elemosinare o a prostituirsi o roba del genere. Per quanto riguarda gli zingari non cittadini dell'UE non si capisce perché non possano partecipare pure loro all'UE stessa dopo che da secoli sono tra noi europei ed in nessuna delle guerre che gli Stati europei si sono fatti tra loro i rom sono stati tra gli aggressori, mentre spesso sono stati tra gli aggrediti, fino a giungere anch'essi per essere sterminati nei lager nazisti. Allo stesso modo tutti i palestinesi che vivono da decenni nei campi profughi non si capisce perché debbano ancora subire ciò che ingiustamente hanno subito dalla nascita di Israele. Se accettassero anche loro un'idea di cittadinanza europea ben venga, altrimenti potrebbero benissimo essere indennizzati una volta per tutte dall'UE, che in tutta questa storia avrebbe soltanto da guadagnare in prestigio, sicurezza e quindi economia, oltre che in termini morali.

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